Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Nuove frontiere di seduzione

Vorrei parlare di letteratura partendo dalla seduzione. La seduzione è un’arte accattivante che prevede l’utilizzo di linguaggi che vanno oltre il contatto fisico e le parole. Una danza a due o più soggetti, dove a comunicare sono sguardi, accarezzamenti, anche a distanza (come quando ci si tocca i capelli o si accomodano i gemelli ai polsi guardando negli occhi un altro individuo), accortezza nei più piccoli dettagli (come quando una donna controlla nello specchietto del make-up le sbavature del rossetto, o un uomo tocca il nodo della cravatta per verificare il suo corretto posizionamento). In psicologia e sociologia, e nel linguaggio comune, per seduzione si intende il processo con cui una persona ne induce un’altra, deliberatamente o inconsapevolmente, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale. Il termine deriva dal latino ‘se-ducere’ e significa letteralmente “portare a sé”, “condurre fuori dal cammino”. Coerentemente con la sua etimologia, il termine può con

È IL MIO NUOVO BLOG

Che nome strano eh? È che senza musica, non vivo. the dark side of the moon the dark side of the one direction the dark side of the mood nitro the dark side of iena white the dark side of the noob the dark side muse poetryreadingandtheotherside L’altro lato in realtà sono due: il cinema e la musica. Baudelaire mi è maestro con la sua sinestesia. Verdone controbilancia con la sua bassa ironia. Ho scritto per entrambi. Per Baudelaire, tramando il suo genere “spleen”. Per Verdone, le battute del più becero maschilismo patriarcale. Sì, sono femminista ed è per questo che mi vengono bene. Per assecondare il mio furore creattivo (sì sì, con due T), io mi faccio di musica. Alcuni si fanno di erba, crack, sesso, coca, pere. Io di musica. Ieri sera ho visto un documentario dal titolo Red e qualcosa, in cui l’autore, approfittando di un concertone sardo, intervistava nomi noti della canzone pop rap italiana. Due cose notevoli: la prima, che l’italiano o l’italiana ascolta in media diciannove

IPOCRISIE E SCHWA Ə

C’è un modo “facile” per prevenire le discriminazioni di genere, a partire per esempio nell'esprimersi o nello scrivere. Consiste nell’attivazione di filtri fondanti come cultura, saggezza e acume. Non dico di essere portatrice sana di verità assolute, ognuno può fare come meglio crede; assumendosene la responsabilità, può perfino offendere. Tuttavia, c’è già abbastanza sofferenza in questo mondo da poterne evitare qualcuna. Chi legge i miei libri, apprenderà come sia facile e immediato portare rispetto verso il prossimo con semplici accorgimenti. A esempio, entrando in una classe primaria, salutare con “buongiorno bambine e bambini”. Personalmente, quando incontro una lesbica, se la vedo vedo somaticamente donna, per prima cosa mi scusa se uso il femminile, chiedo cortesemente come voglia essere declinata o declinato. Etichette che aborro, così come non uso gli asterischi - li trovo ipocriti - e non vedo come qualcosa di non appartenente alla nostra lingua - il suono schwa Ə - po

DANDY E TROIE

Le parole instillano convinzione e credulità negli stereotipi fino a renderli “accettabili”. Provo a fare qualche concreto esempio, nel comune linguaggio parlato come nei metalinguaggi professionali. Un uomo con tante relazioni femminili, stimato e invidiato, è un “dandy”; al contrario, una donna è stigmatizzata e crocifissa come “troia”. Nell’esercizio di determinate professioni, il metalinguaggio professionale identifica il merito con il maschile, maschilizzando e tagliando fuori le donne dalla reale quotidianità. Mi imbattei in avvocate che preferivano essere chiamate avvocato nel tentativo di appropriarsi del plusvalore maschio. Alcune docenti dei poli universitari milanesi lottano da decenni contro la discriminazione tra donne e uomini, utilizzando appellativi virati al femminile, come direttora, professora, presidenta, rettora. Anche se “suonano male”, ricordiamo che sono provocazioni atte a rendere consapevoli le persone della discriminazione di genere. Accogliendo queste istan

SCRITTORA (e SCRITTORE, POETA e POETA)

Luglio 2022: il Senato respinge l’emendamento per l’adozione della differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta. Un ulteriore passo verso le discriminazioni di genere. Con scrutinio segreto, richiesto da Fratelli d’Italia, complice la destra. In tanti anni di studi condotti nell’ambito della violenza sulle donne e delle discriminazioni di cui sono fatte oggetto, sono giunta all’evidenza che dipendono non solo dalla mancata adozione di un linguaggio inclusivo, ma anche dall’utilizzo di espressioni non appropriate. Per esempio, nel linguaggio giornalistico che, nella mia ingenua convinzione ritengo valido quando aiuta il prossimo, si direbbe che senza cognizione di causa, i giornalisti vadano da “raptus della gelosia” a “delitto passionale”. Sia web o carta, si tratta di giornalismo scadente perché non si preoccupa di cercare alternative al linguaggio affetto da tronismo acuto; occorre invece ricordare che la lingua italiana è costituita da oltre duecentoventimila lemmi