Della scrittura entropica
Premessa
Da oggi questo blog si prefigge di recuperare la nostra Cultura con lo scopo non solo di porre un contrasto al baratro da tronismo in cui è precipitata l’Italia, ma anche e soprattutto a quello civico e civile. “Il tronismo (1) fa disimparare lemmi: perdita di vocabolario conduce a perdita di cultura. Perdita di cultura conduce a perdita di diritti. Perdita di diritti conduce a perdita di umanità. Perdita di umanità conduce a violenza e guerre.” (Dalla introduzione dello spicilegio poetico ‘Parerga Violenti’, 2022, Brè Edizioni, in vendita nelle librerie indie e da Gloss sui suoi Social)
(Stefi Pastori Gloss, PARERGA VIOLENTI)
Troppo spesso Gloss sente dire dagli studenti di oggi che a scuola non insegnano nulla. Lei stessa, che compì gli studi liceali a fine anni Ottanta, ammette di aver mancato di sapere di buona parte del Novecento, a esempio certa letteratura compilatoria ed entropica. O prima ancora, del “Carducci satanico», di cui parla nel romanzo inedito ‘Effatà - Hikikomori, atrofizzare i muscoli relazionali’.
Cassandre.
Se si vogliono ascoltare Cassandre come Fallaci o Houellebecq, diventa sempre più indispensabile la trasmissione della Cultura. Anche a costo di pagare per lavorare, pur di contrastare l’imminente predominio dell'ignorante violenza da macellai ḥalāl, (obbligando, per inciso, noi occidentali a valutare come positivo il vegan pur di salvare gli animali dal rimanere coscienti durante il dissanguamento). Con il conseguente rischio di convertirci all’Islam. Cui Gloss si ribella (2) con tutte le forze.
Letteratura Potenziale.
Oulipò con l’accento sulla O non è il nipote francese del polpò, ma l’acronimo di qualcosa che ha a che vedere con un’officina di letteratura potenziale e Gloss trova che sia un argomento incauto, perché risponde alle esigenze della creattività (sì, sì con due T) quando messa alle strette. Con le spalle al muro a causa di budget sempre più bassi, scarsezza di lessico, perdita di lemmi, la creattività utilizza tutto ciò come ‘conditio sine qua non’ perché nasca, anzi, risorga dalle proprie ceneri, specialmente in tempi di tronismo televisivo. Non occorre ci si stupisca del decadimento di questi tempi, perché Oulipo con l’accento sulla O fu un gruppo di scrittori e matematici di lingua francese che mirò fin dai primi anni Sessanta, (quindi già da quei tempi in cui la TV generalista acculturava il popolo italiano proponendo il Maestro Manzi), con l’obiettivo di creare opere usando tecniche di scrittura vincolata, soggetta cioè a restrizioni. Tra i tanti, Georges Perec (3), Raymond Queneau (4) ma anche il nostro Italo Calvino, di cui Gloss si permette di segnalare in calce una bibliografia essenziale.
Superamento di Coartazioni è Indice di Intelligenza.
Segnato dalle costrizioni di guerra e Shoah, Perec ebbe a dire: «Non ho in programma per il momento di scrivere poesia se non imponendomi contraintes [...]. L’intensa difficoltà che pone questo genere di produzione e la pazienza che occorre per arrivare ad allineare, per esempio, undici ‘versi’ di undici lettere ciascuno, non mi sembrano niente paragonate al terrore che sarebbe per me scrivere ‘poesia’ liberamente. Ma forse un giorno oserò farlo.» Gloss pensa a un poeta contemporaneo che scrive libero proprio grazie a siffatte costrizioni e che ha rinominato 'il poeta immenso', il ligure Roberto Marzano cui Gloss scrisse una prefazione.
Libertà e/è Consapevolezza.
Matematico impegnato nella Resistenza e forse per questo da inizialmente surrealista recupera la tradizione per trasformarla, Queneau, in ‘Batôns, Chiffres et Lettres’ (Segni, cifre, lettere copertina), annota:
('Batôns, Chiffres et Lettres', fonte aebooks.com)
«il classico che scrive la sua tragedia osservando un certo numero di regole che conosce è più libero del poeta che scrive quello che gli passa per la testa ed è schiavo di altre regole che ignora.» Dunque il "terrore" di Perec è quello di sentirsi schiavo di regole ignorate. La libertà sta nella consapevolezza. Così Gloss traduce il suo pensiero.
IperTesti.
Nel 1978 Calvino utilizzò il termine ‘iper-romanzo’,
(Iperromanzo di Calvino, fonte valledaostaglocal.it)
per denotare un'opera testuale che trascende la struttura lineare intrinseca alla scrittura tradizionale, articolandosi in una rete non sequenziale di informazioni. Tale configurazione consente la simultanea accessibilità ai contenuti, mediata da un complesso sistema di ipertestualità e interconnessioni, sia endogeni che esogeni al corpus testuale, mediante la mossa 'a L' del cavallo negli scacchi. Il protagonista è Bartlebooth (il cui nome è un mix tra due personaggi letterari: Barnabooth di Valery Larbaud e Bartleby di Herman Melville, una affermazione del quale Gloss ha assunto ancora come esergo del suo romanzo 'Effatà - Hikikomori’).
Bisogno di Matematizzazione.
L’esperienza all’Oulipo di Italo Calvino è imprescindibile per una sana comprensione della portata della sua poetica, soprattutto nell’ultima parte della sua vita. Gloss sottolinea la geometricità strutturale dei suoi lavori maggiori: ‘Le Città Invisibili', 'Palomar', 'Se una Notte d’Inverno un Viaggiatore'. L’opera di Calvino è nella sua essenza ultima: opporre all’entropia cosmica un ordine geometrico razionalizzabile e governabile. A modestissimo parere non matematico, ma di affamata scopritrice delle regole dell’Universo, Gloss afferma con convinzione che il solo ordine possibile nell’infinito dove viviamo sia quello dell’entropia. Più il disordine è disordinato, e più è ordinato. Il disordine è sintomo di intelligenza.
Resistere al Disordine?
Eppure, opponendo resistenza al disordine, Calvino ottiene splendidi esercizi letterari. Dovendo costruire un racconto che finisse con NA NE NI NO NU e che traducesse la mancanza di simpatia degli ambienti diplomatici americani verso la nomina di Pietro Nenni a ministro degli Esteri, Calvino redige la frase 'N’ha Nenni in Onu' (per dire 'Ne ha Nenni di amici nell’ONU'), che è conclusione e inizio allo stesso modo di un racconto.
Il Discorrere è Come Correre?
Come Galileo Galilei, che vede nell’alfabeto il modello per ogni combinatoria di unità minime e che riconosce nella combinatoria alfabetica («i vari accozzamenti di venti caratteruzzi») lo strumento insuperabile della comunicazione tra persone lontane nello spazio e nel tempo («Se il discorrere circa un problema difficile fosse come il portar pesi, dove molti cavalli porteranno più sacca di grano che un caval solo, io acconsentirei che i molti discorsi facessero più che un solo; ma il discorrere è come il correre, e non come il portare, ed un caval barbero solo correrà più che cento frisoni»), parimenti Italo Calvino medita: «Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi, se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente mescolato e riordinato in tutti i modi possibili.»
(Galileo Galilei, fonte biografieonline.it)
«Il discorrere è come il correre»: l’affermazione di Galileo è sorta di programma stilistico, come metodo di pensiero e come gusto letterario: la rapidità, l’agilità del ragionamento, l’economia degli argomenti, ma anche la fantasia degli esempi sono per Galileo qualità decisive del pensar bene.
La Cultura di Occidente.
Riassumendo: abilità combinatoria alfabetica, approccio strutturato al ragionamento, criterio estetico che guida la scelta e l'apprezzamento di opere della letteratura, rapidità e la flessibilità con cui si elaborano pensieri e si risolvono problemi di composizione letteraria, concisione e l'efficacia nell'esposizione delle argomentazioni, originalità e la creatività nell’esemplificare, contaminazione e il rimescolamento di diverse maniere di scrivere, tipiche di generi o epoche differenti risiedono alla base di un capolavoro dell’occidente. Pur nel rispetto della cultura ‘altra’, non dite a Gloss che il sapere basato sull’esclusivo indottrinamento dal Corano ha stessa capacità e quindi valenza. All'origine de ‘Il Castello dei Destini Incrociati’ del Calvino, il principio della molteplicità potenziale del racconto – «una macchina per moltiplicare i racconti partendo da elementi figurali dai numerosi sensi possibili, come può esserlo un gioco di tarocchi» – è oulipiano. Come è oulipianà la cultura, lo è anche la nostra vità. Con l’accento sulle A.
Netnografia
(1). tronismo (e più avanti creattività): neologismi. Il primo, riferito al degrado culturale promulgato da certe trasmissioni televisive. Il secondo, a una creatività d'azione. Stefi Pastori Gloss inventa parole nuove quando l’italiano ne difetta.
(2). si ribella con tutte le forze: Gloss fa riferimento a O. Fallaci ‘La Forza della Ragione’, (2004), Rizzoli International Publications.
(3). George Perec: ‘25 Cose da Fare Prima di Morire’: 25 choses à faire avant de mourir, selon Georges Perec - #CulturePrime
(4). Raymond Queneau: più dei suoi esercizi di stile raccontati da Stefano Bartezzaghi: Gli esercizi di stile di Raymond Queneau (2023) , Gloss trova appassionante il libro ‘100.000 Miliardi di Poesie’ (12) Raymond Queneau 100 000 milliards de poèmes - YouTube
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(Italo Calvino, fonte unidfomarzione.com)
Italo Calvino bibliografia essenziale
‘I Nostri Antenati’, Torino, Einaudi, 1960. La trilogia raggruppa ‘Il Visconte Dimezzato’ (1952), ‘Il Barone Rampante’ (1957),
‘Il Cavaliere Inesistente’ (1960).
‘Il Castello dei Destini Incrociati’, Torino, Einaudi, 1973.
‘Lezioni Americane’, Milano, Garzanti, 1988
‘Se una Notte d'Inverno un Viaggiatore’, Torino, Einaudi, 1979.
‘Il Sentiero dei Nidi di Ragno’, Torino, Einaudi, 1964.
‘Poème à Lipogrammes Vocaliques Progressifs’, BO, n. 4, «À Raymond Queneau», 1978.
‘Georges Perec Oulipien’, BO, n. 23, «À Georges Perec», 1984.
‘Extension Sémantique de la Méthode S + 7’, in OULIPO, Atlas de littérature potentielle, Parigi, Gallimard, coll. «Idées», 1981, p. 169-170; ripreso in OULIPO, Anthologie de l'Oulipo, Parigi, Gallimard, coll. «Poésie», 2009, p. 527-528.
Bibliografia essenziale di altri autori su Italo Calvino
Jacques ROUBAUD, ‘Calvino e la Ricerca dell'Oulipo Semantico’, in Raffaele ARAGONA (a cura di), Italo Calvino. Percorsi potenziali, San Cesario di Lecce, Manni, 2008, p. 171-176.
Georges PEREC, ‘Petit Abécédaire Illustré’, in OULIPO, La Littérature potentielle, Parigi, Gallimard [1973], ried. coll. «Folio essais», 1988, p. 235-240 e 301.
Marcel BENABOU, ‘Si Par une Nuit d'Hiver un Oulipien’, Magazine littéraire, n. 274, febbraio 1990, p. 41-44; numero interamente dedicato a Italo Calvino.
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