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ALZIAMOCI, CI DOBBIAMO AGGIORNARE

(precedente) Libero pensiero   I regimi totalitari ostacolano da sempre il libero pensiero, attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici. Gloss rende proprio l'invito del citato Christophe Clavé : "Facciamo parlare, leggere e scrivere i nostri figli, i nostri studenti. Anche se sembra complicato. Soprattutto se è complicato. Perché in questo sforzo c'è la libertà.” A fine luglio 2024 un senatore della Lega (bisognerebbe scrivere il nome perché le persone si rendano conto di chi hanno votato per non ripetere l’errore) ha depositato un disegno di legge per vietare ufficialmente l'uso della declinazione femminile di ruoli e titoli nelle istituzioni, pena multe fino a cinquemila €. Gloss lo scrive in cifre, così è più chiaro. 5000 euro. Sono tanti. Ma anche solo 10 euro sarebbero troppi, per i motivi esposti in VOCABOLARI E GOVERNI .   Il pdl è stato fischiato e in seguito ritirato dalla stessa Le

VOCABOLARI E GOVERNI

(precedente)   Vocaboli e Treccani   Un uso saggiamente appropriato e ragionevolmente prolungato delle parole al femminile delle professioni finora ad appannaggio maschile potrà colmare il gap esistente tra i due universi, prevenendo la violenza di genere e in particolare, la violenza sulle donne. Accogliendo le istanze degli e delle attiviste, il Dizionario Treccani in ottobre 2022 ha pubblicato una nuova versione più inclusiva, che introduce definitivamente l’uso di metalinguaggi relativi alle carriere virati al femminile, come avvocata, sebbene già esistente da secoli, con la preghiera del “Salve Regina, avvocata nostra”. Dunque, persino con l’avallo di un ente tra i più patriarcali come la Chiesa.  Le donne sono il peggior nemico delle donne stesse? Grazie agli studi e alle ricerche che compie per ogni scritto, Gloss desidera comprendere a fondo i motivi del patriarcato maschilista così pregnante in Italia, da condizionare perfino le donne (alcune) a diventare le peggiori nemiche

MASCHILIZZAZIONE DEL LINGUAGGIO

(precedente) Senza parole, non c’è ragionamento. Senza confronto critico, non c'è crescita. Stefi Pastori Gloss Maschilizzazione del lessico   Già per la compilazione di quello che sarebbe diventato nel 2013 il saggio CORPI RIBELLI, Gloss ragionò sul linguaggio mediatico durante più sessioni con avvocate di genere, avvocate divorziste, psicologhe di centri antiviolenza, criminologi clinici (per il recupero sociale di stalker/stupratori/manipolatori seriali), insomma con professionisti e professioniste della tutela di donne maltrattate, prendendo spunto dalla maschilizzazione del lessico (la parola avvocatO e consiglierE che una donna avvocatA e una consiglierA scelgono per sé stesse) come se le donne non possano essere credibili nello svolgere tali professioni proprio per il fatto stesso di essere donne. O come per appropriarsi di un presunto plusvalore derivante dall’essere uomo.  Gli uomini valgono più delle donne?   Le tante donne impegnate nel mondo civile che si sono d

PAGARE PER LAVORARE

Che è successo in quest’anno tra il 2023 e il 2024 di rilevante per la vita di noi scribacchini? È appena iniziato l’inverno e sta già per arrivare la primavera. E mentre noi ci accontentavamo di seguire i capricci del clima passando repentinamente da piumotti a costumi da bagno e viceversa, oggi di tirare fuori dall’armadio il trench, in Francia i netturbini non hanno raccolto la spazzatura nei quartieri borghesi e pulivano solo quelli popolari per protestare contro la riforma delle pensioni. Carlà Brunì se l’è segnata al dito: Quelqu’un m’a dit que la monnezza sott cas a me nooonnnn. Nel frattempo, tre milioni e mezzo di francesi sono scesi in piazza per dire NO alla riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron, che innalza l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Un approfondimento sul perché in Francia lo strumento sciopero sia così importante lo si trova in calce. Sessantaquattro anni. Ripeto: Sessantaquattro anni. Per noi le priorità sono altre, tipo l’esordio dell

BENEFICIO DEL DUBBIO CHE NON C'È

Ieri sera, al Centro Pannunzio , ho avuto il privilegio di assistere alla premiazione di quattro grandi donne del mondo culturale e scientifico per comprovati meriti professionali nei rispettivi campi. In particolare, il premio “Ennio Flaiano Cultura” a due scrittrici, tra cui Marina Rota, celebrità letteraria tanto da essere stata prefatta dal noto Vittorio Sgarbi; il premio “Mario Soldati” all’architetta Donatella D’Angelo, eminenza nella rivalutazione progettuale di Antichi Borghi Italiani legati all’enogastronomia; il premio “Francesco De Sanctis” alla medica Simonetta Pagano, direttora amministrativa di Azienda Zero, eccellenza della sanità pubblica. Non uso più termini maschili virati al femminile in senso provocatorio, perché da ottobre persino una ieratica istituzione come il vocabolario Treccani si è adeguata alla modernità, riconoscendo l’esistenza di lemmi come architetta, medica; direttora forse no, ma “lascio”, come i cinquanta grammi in più che il salumaio carica sulla

UNA STORIA LETTERANTE

Sebbene già a sette anni la maestra mi avesse predetto che sarei stata scrittrice, vi sarei giunta in tarda età, negli anni Novanta, iniziando la professione lavorando per il cinema. Solo una femminista può scrivere le battute del più becero maschilismo a Carlo Verdone . In libreria avevo incontrato fin dalla fanciullezza i miei primi fidanzati. “Il Dottor Zivago” mi accompagnò ai quattordici anni. Mi ammorbò le sinapsi cattoliche, restando intrappolato per sempre nei meandri dell’intelligenza emotiva. Divenni così adolescenziale Principessa del Dubbio, di cui mi avvalsi per fronteggiare gli assalti di ragazzotti dal pelame incerto. Da allora fu un vorace susseguirsi di libri. Raramente ne lessi uno due volte, forse “Ventimila Leghe Sotto i Mari”, l’unione con Jules Verne avvenuta in tempi sessualmente non sospetti. Diventata Art Director in pubblicità, l’amore per la scrittura cinematografica scoccò sul set di uno spot TV diretto da Wim Wenders. Mi impegnai nella ricerca di personagg

MULTI MULTI MULTI TUTTO, NON SOLO MULTITASKING.

Oggi un autore, oggi, anche se pubblicato NON a pagamento, dev’essere un tuttofare. Saper parlare in pubblico, promuovere sui Social i propri libri come il più efficace dei Social Media Manager, preparare materiali di lancio e di follow up, scrivere la cartella stampa, adoperarsi nei confronti di media locali, nazionali e tutti gli eventuali strumenti alternativi, siano essi digitali, radiofonici, cartacei e financo televisivi; individuare i potenziali interessati in funzione dell'argomento del libro (in caso di violenza sulle donne, per esempio, i soggetti saranno sindacalisti, assistenti sociali, avvocate di genere, psicologhe esperte in trattamento di sopravvissute alla violenza del partner, criminologi clinici trattanti i maltrattanti incarcerati, operatori di centri anti violenza, allenatori di arti marziali che attivino corsi di auto difesa per donne, dialogando con tutte e tutti nei metalinguaggi a loro propri per convincerli a collaborare, magari ottenendo spazi fisici ch