Parerga e seduzione

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Allo scopo di dare una rifinitura al sistema filosofico contenuto all’interno della sua opera più importante, “Il mondo come volontà e rappresentazione”, nel 1851 il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer pubblica in due volumi i “Parerga e Paralipomena”, una raccolta di scritti comprendente parabole, metafore, similitudini e aforismi.  

Per crasi semantica, Gloss tenderebbe a considerare quei Parerga ciliegine sulla torta che, seppur decorative nella loro bellezza, sono inutili e possono continuare a sottolineare cose tralasciate e omesse quanto la misoginia dello Schopenhauer. A parziale compensazione, ecco allora i suoi “Parerga Violenti”

per invitare la donna maltrattata a scappare dal picchiatore personale prima che sia troppo tardi.  

Non è questione di prendere le misure dei rispettivi aculei, come pare suggerisca il filosofo con il “dilemma del porcospino” – per riflettere su quale sia la giusta distanza da osservare affinché sia possibile vivere all’interno di una coppia (e quindi della società) senza ferirsi, e quale sia il grado di intimità ideale da osservare nel rapporto (anche con gli altri). Quando c’è violenza, l’unica intimità possibile è quella della lontananza. Riconoscendo il male con la Cultura.  

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